Ricette in “abito da sera”, il nero in cucina
E se il bianco è luce, il nero è assenza di questa. Eppure, è proprio dal nero, dal caos che esso rappresenta che nasce la vita dell’universo.
Cupo, solenne, luttuoso, il nero tende ad avere sempre nella nostra vita un significato negativo, misterioso: fame nera, buco nero, umore nero, lavoro nero. In automobilismo, nera è la bandiera che definisce il ritiro dalla corsa; nel ciclismo, la maglia nera è quella dell’ultimo classificato.
Una linea nera delinea uno spazio, crea un limite, evidenzia un concetto, mette nero su bianco!
Simbolo anche di eleganza e potere, basti pensare alle toghe dei giudici, degli avvocati, agli abiti neri durante le cerimonie importanti e ancora agli abiti neri di suore e preti.
Il tubino nero per una signora è sempre stato il simbolo di eleganza e sobrietà.
Nell’antico Egitto il nero simboleggiava la morte ma in contrapposizione era anche un simbolo naturale del mondo sotterraneo e quindi della resurrezione, della fecondità e persino della vita. Infatti, questa associazione nasce dall’abbondanza generata dal limo nero durante le inondazioni del Nilo. Il colore del limo divenne il simbolo dello stesso Egitto che fu chiamato “Kemet” (Terra Nera).
Se invece pensiamo alla cucina, troviamo tanti alimenti neri come il nero di seppia, il riso venere, la farina di grano arso, cozze, olive, alghe, carbone vegetale con un alto valore nutritivo.
E allora, se il nero è anche simbolo di eleganza, in cucina parleremo e faremo insieme ricette nere in “abito da sera”.
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