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La storia dell’aperitivo: un capolavoro  tutto italiano

Prima di cena, quando si rientra a casa ma anche in un locale prima del weekend, durante quella pausa che apre la porta a rituali più lenti… Di cosa sto parlando? Ma dell’aperitivo naturalmente! Una storia tutta italiana che nasce tantissimi anni fa, nel IV secolo a.C.

Vino, fiori, assenzio erano solo alcuni degli ingredienti che il primo medico della storia, Ippocrate, usava per alleviare i disturbi di inappetenza dei suoi pazienti. Il termine “aperitivo” deriva dal latino “aperitivus”, che significa letteralmente “che apre”. Infatti l’obiettivo di questa bevanda era proprio quello di ‘aprire’ l’appetito. Gli antichi romani, per esempio, erano maestri nel servire agli ospiti una bevanda amara prima di cena, così da far venire loro la voglia di assaporare i cibi che sarebbero stati serviti. Furono poi gli erboristi medioevali a scoprire che non erano tanto gli ingredienti quanto piuttosto il sapore amaro della bevanda a stimolare il senso di fame.

Ma la vera storia dell’aperitivo moderno inizia nel lontano 1786 a Torino, quando Antonio Benedetto Carpano ebbe  l’illuminazione di produrre un vino aromatizzato chiamato “vermouth”. Un bicchierino da gustare prima di cena che dalla corte Sabauda arrivò in tutti i locali alla moda accompagnato da stuzzichini, i parenti stretti dei nostri moderni finger food. Poi da Torino a Milano il passo fu breve e nacquero così l’Amaro Ramazzotti e il più famoso Bitter Campari. E negli anni ’90, sempre a Milano, nasce il famoso aperitivo “alla milanese”, alcolico e con buffet.

Da allora questo rituale è ad oggi gradito agli italiani e agli stranieri che vengono nel nostro Bel Paese e nel tempo ha preso il nome di “Apericena”, ovvero un drink accompagnato da qualcosa da mangiare.

Focaccia, bruschette, tramezzini, piccoli bocconi di gusto da prendere con le mani e consumare in un solo boccone: ecco parlo proprio dei Finger Food. Come si potrebbe mai pensare di creare un aperitivo alcolico senza accompagnarlo da piccoli bocconi di gusto?

Il 19 luglio nel mio nuovo Spazio Autuori terrò un corso con degustazione proprio su questo argomento. Sarà un momento gentile per imparare e al tempo stesso socializzare con altre persone.

Non ci resta che alzare i bicchieri e brindare alla nostra vita!